DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

RISONANZA MAGNETICA AD ALTO CAMPO

Risonanza Magnetica ad alto campo – 1.5T

La Risonanza Magnetica ad Alto Campo 1,5 Tesla rappresenta una tecnologia avanzata impiegata nel campo della diagnostica medica veterinaria. Alla Cittadina Fondazione, questo sofisticato esame di imaging diagnostico è disponibile per garantire una valutazione dettagliata dello stato di salute dei pazienti.

Prima realtà in Italia di RM ad alto campo in ambito Clinico Veterinario, il Centro rivolge il servizio sia al Veterinario referente (esame di primo livello), sia alle strutture dotate di apparecchiatura RM a basso campo (esame di consulto).

Alla Fondazione sono presenti due tomografi RM nella sede di Romanengo (CR) e un tomografo RM nella sede di Savignone (GE).

Che cos’è la Risonanza Magnetica

La risonanza magnetica (RM) o Risonanza Magnetica Nucleare (RMN), è una procedura diagnostica sofisticata e non invasiva che unisce un magnete ad alto campo con una serie di bobine radio per generare segnali di risonanza magnetica. La RM produce immagini ad altissima risoluzione di tessuti e organi fin nei minimi dettagli, così da accertare la presenza di patologie. Non ha praticamente limiti nei suoi campi di applicazione. Non genera particolari reazioni da parte del corpo animale.

La Risonanza Magnetica ad alto campo – 1.5 Tesla

Rispetto ai tomografi RM a basso campo ormai ampiamente diffusi in ambito veterinario, la RM ad alto campo – 1.5 Tesla permette esami molto panoramici in tempi ridotti (qualche minuto), evitando spesso la narcosi (minore durata dell’anestesia), e soprattutto fornendo informazioni diagnostiche accurate ed utili per la caratterizzazione delle lesioni e il miglioramento della gestione terapeutica. Il termine “1,5 Tesla” si riferisce all’intensità del campo magnetico utilizzato durante la procedura.

L’apparecchiatura, sintesi delle più moderne acquisizioni tecnologiche, apre prospettive fino ad oggi poco esplorate in Medicina Veterinaria, e precisamente:

  • l’alto campo magnetico, la velocità dei gradienti, i sistemi di elaborazione dati e l’impiego combinato di più antenne riceventi permettono esami rapidi;
  • la possibilità di condurre indagini anche in sedazione semplice oltre ad estendere la metodica agli organi in movimento in ambito cardio-toracico, vascolare ed addominale (angio-RM, cardio-RM) con un campo di vista fino a 183 cm, particolarmente utile nei pazienti di grossa taglia (fino a 160 kg), l’impiego di matrici di acquisizione 1024×1024, spessori di strato fino a 200 micron (microscopia-RM) garantisce un’elevata sensibilità nel riconoscimento delle lesioni, anche nei pazienti di piccolissima taglia a fianco dell’esame morfologico;
  • la RM funzionale permette studi di perfusione d’organo, dinamica liquorale, mappa delle fibre nervose, spettroscopia. La disponibilità di funzioni dedicate all’oncologia espande l’impiego già consolidato della RM nel bilancio d’estensione e nel monitoraggio terapeutico in corso di patologia neoplastica.
Come funziona

La risonanza magnetica utilizza il fenomeno dell’NMR, una tecnica spettroscopica scoperta nel 1946 che sfrutta le proprietà magnetiche dei nuclei atomici. Alcuni nuclei, come l’idrogeno, hanno un piccolo momento magnetico o spin. La NMR consiste nel rilevare le variazioni della magnetizzazione dei nuclei atomici sotto l’azione di un campo magnetico estremamente potente e di un’onda elettromagnetica eccitante. Quando viene applicata un’onda elettromagnetica di una frequenza adeguata, la frequenza di risonanza, questi nuclei cambiano orientamento e poi emettono segnali quando ritornano alla loro posizione originale.

Le immagini vengono acquisite attraverso sequenze di impulsi. Tra queste con l’alto campo sono possibili sequenze particolari come le sequenze “Balance”: Le sequenze con Eco di gradiente rapido b-FFE (balanced Fast Field Echo) Bilanciate, anche conosciute come bSSFP (balanced Steady State Free Precession), FIESTA, TrueFISP o in eco di gradiente turbo (TFE) hanno la caratteristica di avere un valore di TR (tempo di ripetizione) brevissimo e il valore di TE (tempo di eco) circa la metà del valore del TR.

A cosa serve

Ampiamente utilizzata in campo medico, la risonanza magnetica ad alto campo a 1,5 Tesla fornisce immagini dettagliate di organi interni, tessuti molli, sistema nervoso e articolazioni.

L’indicazione più frequente è l’esame del sistema nervoso (cervello, ipofisi, colonna vertebrale, plesso brachiale, orecchio interno).

Esistono molte altre indicazioni, in particolare in oncologia:

  • Tumori della testa (cavità orale, nasale, orecchie, ecc.)
  • Esame della cavità nasale per rilevare starnuti, secrezioni o epistassi,
  • Esame delle orecchie per verificare la presenza di otite cronica o perdita di equilibrio,
  • Tumori della cavità pelvica (utero, vagina, vescica, prostata, sacchi anali, ecc.),
  • Valutazione locale dei tumori ossei,
  • Valutazione dell’estensione nell’intero corpo dei linfomi,
  • Tumori delle dita e delle estremità (mastocitoma, carcinoma a cellule squamose, ecc.)
  • Ortopedia
Quali esami si possono eseguire

Risonanza magnetica all’encefalo, distretto otorinolaringeo, orbite

 

Con la risonanza magnetica all’encefalo si studiano gli elementi che risiedono all’interno del capo: cervello, cervelletto, tronco encefalico, ipofisi, ventricoli, nervi acustici. Questo esame consente di analizzare tumori, encefaliti, eventuali malformazioni, sclerosi multipla, patologie che coinvolgono i nervi ottici e acustici, così come di diagnosticare l’idrocefalo e valutare le conseguenze di ischemie, edemi o emorragie cerebrali.

La risonanza magnetica all’encefalo può essere preziosa anche nell’interpretare in modo definitivo sintomi poco specifici, come mal di testa, vertigini, crisi epilettiche, disturbi della vista o comportamenti umorali.


L’indagine prevede un pacchetto di scansioni contigue di 2-3 mm di spessore in sequenza TSE T2- dip, seguite da scansioni contigue di 1 mm di spessore con diverse altre sequenze (IR, FLAIR, FFE 3D basali e dopo contrasto endovenoso) fornendo immagini qualitativamente pari al taglio anatomico sull’organo fissato in un tempo complessivo d’esame di 20 minuti. Nei casi in cui sia preferibile una semplice sedazione piuttosto della narcosi può essere eseguito un esame rapido basale e con contrasto della durata complessiva di 2 minuti. L’impiego di strati sub-millimetrici di 200-300 micron di spessore è particolarmente utile per dimostrare displasie corticali, nell’esame dell’ipofisi o dell’orecchio interno. Mediante spettroscopia è possibile trarre indicazioni circa la natura delle lesioni sia focali che diffuse. A livello nasale ed auricolare vengono abitualmente condotti esami combinati mediante TC, RM ed endoscopia.

 

Risonanza Magnetica alla colonna vertebrale / RM Rachide

 

La Risonanza magnetica della colonna vertebrale, o RM Rachide, consente di valutare la relazione che lega ossa, dischi vertebrali e radici nervose e rende visibili anche alcune lesione nell’area considerata. Lo studio completo del rachide richiede da 8 a 20 minuti.

 

L’impiego di spessori di strato sottili permette una buona visualizzazione dei dettagli anatomici dei diversi fasci longitudinali nella sostanza bianca midollare. L’impiego del campo di vista di 53 cm con matrice 1024 consente con un’unica acquisizione panoramicità e dettaglio, particolarmente utile nelle patologie caratterizzate da lesioni polifocali, come ad esempio discospondilite, osteocondromatosi o nella patologia neoplastica. L’impiego combinato di più bobine riceventi è particolarmente utile nello studio del plesso brachiale.

 

Risonanza Magnetica all’addome / surrene

 

Con la risonanza magnetica all’addome è possibile osservare tutti gli elementi dell’area, dagli organi fino a nervi e vasi sanguigni, con l’obiettivo di rilevare o tenere sotto controllo processi infiammatori, infezioni, forme tumorali. La si può eseguire a seconda della zona d’interesse.

 

Nell’iter diagnostico di sospetto iperadrenocorticismo o in caso di evidenziazione ecografica di nodulo surrenalico la RM ad alto campo del surrene può fornire chiare indicazioni. La possibilità di studiare sia il distretto ipotalamo-ipofisario che surrenalico può essere utile nei pazienti di grosse dimensioni con reperti di laboratorio dubbi.

 

L’esame dura circa 20 minuti. Poiché mediante RM è possibile differenziare agevolmente la corticale surrenalica, il reperto RM di aumento di spessore relativo adrenocorticale è utile con confermare uno stato di iperadrenocorticismo in caso di risposta intermedia al test di stimolazione e/o nei pazienti con quadri clinici compatibili ma ecograficamente entro i limiti della norma. La differenziazione tra adenoma-ipertrofia nodulare, carcinoma-metastasi, feocromocitoma è agevolata dalla RM. I criteri semeiologici sono: la morfologia (numero, dimensioni, margini, intensità di segnale, presenza di calcificazioni), la concentrazione di acqua e lipidi, la vascolarizzazione, la presenza di catecolamine. Mediante spettroscopia è possibile diagnosticare o escludere un feocromocitoma, dal momento che l’evidenziazione spettroscopica di un picco a 6,8 ppm, tipico delle catecolamine, è indicativa di tale neoplasia.

 

Risonanza magnetica all’addome / RENE, PROSTATA, APPARATO CIRCOLATORIO


Con RM addominale è possibile eseguire scansioni multiplanari dell’intero addome in 10-30 secondi (pacchetti di 30-60 immagini di 5 mm di spessore). Mediante angio-TC e angio-RM è possibile studiare la morfologia dei vasi sanguigni in qualsiasi distretto ed i reni dal punto di vista morfologico e funzionale. Tali indagini posso essere utili nella diagnostica della patologia vascolare cerebrale ed addomino-pelvica. Non di meno, la misurazione della perfusione e dell’escrezione renale fornisci riscontri sovrapponibili a quelli ottenuti mediante scintigrafia in tempi rapidi senza l’impiego di isotopi radioattivi. A livello prostatico, mediante immagini funzionali dipendenti dalla diffusione e dalla perfusione, è possibile ottenere informazioni molto accurate circa la natura delle lesioni presenti.

Che cosa si deve segnalare al Medico Veterinario prima o durante la visita medica

Informare il Medico Veterinario referente se:

– il vostro animale dispone di dispositivi medici impiantati;

– il vostro animale è già stato sottoposto a un esame con iniezione di mezzo di contrasto iodato e ha avuto una reazione allergica: orticaria, edema o shock;

– il vostro animale è allergico a determinati farmaci;

– il vostro animale ha una storia di malattie renali o di interventi chirurgici, o soffre di diabete, asma o di un’altra malattia cronica per la quale sta seguendo un trattamento regolare;

 

In questi casi, potrebbe essere necessario prendere precauzioni particolari o utilizzare un mezzo di contrasto diverso.

 

Nei pazienti in cui è necessario l’utilizzo del liquido di contrasto vengono sempre richiesti, prima dell’indagine, esami del sangue che verifichino la funzione del rene (attraverso la misurazione dei livelli di creatinina) per evitare possibili effetti negativi sull’organismo.

Come preparare il vostro animale per il giorno della RM

Seguire attentamente le istruzioni di preparazione fornite al momento della prenotazione dell’appuntamento e/o per posta.

 

  • Digiuno prima dell’esame: Salvo casi particolari, l’animale resterà a digiuno da 8 ore di cibo e 4 ore di acqua. Deve comunque prendere i suoi trattamenti. Questo perché durante l’esame potrebbe essere utilizzato un mezzo di contrasto e il digiuno può aiutare a prevenire eventuali reazioni avverse. Il Medico Veterinario fornirà istruzioni specifiche a seconda del caso.
  • Rimozione di oggetti metallici: prima della scansione, l’animale viene spogliato da eventuali oggetti metallici che potrebbero interferire con i risultati dell’esame. Una volta pronto, viene posizionato sul lettino nella posizione richiesta per l’esame (supina, prona, laterale, ecc.).
  • Documenti: Quando venite alla clinica, ricordatevi di portare con voi i documenti / ID / prescrizione del vostro animale. 
Come viene eseguita la RM

La vostra presenza completa e presa in carico del vostro animale dura in media 2 ore (1 ora / accoglienza, preparazione, sedazione, esame, monitoraggio, + 1 ora per il risveglio dell’animale e refertazione), di cui 5-20 minuti per la RM vera e propria, a seconda delle dimensioni dell’area da visualizzare e dell’uso del mezzo di contrasto.

L’esame viene eseguito in un macchinario all’interno del quale viene fatto scorrere il lettino su cui è adagiato il paziente, sdraiato, che deve rimanere immobile. Durante la procedura l’apparecchio scansiona l’area da analizzare, inviando le informazioni a un computer in grado di elaborarle restituendo le immagini che saranno utilizzate dal Medico Veterinario.

Effetti collaterali e controindicazioni

Questa procedura diagnostica è non invasiva, senza dolore e non produce effetti dannosi sul corpo animale. Alla Fondazione, Medici Veterinari altamente qualificati assicurano che la procedura sia eseguita in modo sicuro e confortevole per il vostro animale.

La controindicazione assoluta è la presenza di elementi magnetici o metallici ferro-magnetici. Un animale con un pace-maker non può essere sottoposto a un esame di risonanza magnetica. Gli impianti di osteosintesi e i microchipnon costituiscono una controindicazione, ma possono creare artefatti che possono interferire con l’interpretazione delle immagini.