LA CLINICA
GUIDA RADIOTERAPIA PER IL PROPRIETARIO
Radioterapia - Guida per il proprietario
La radioterapia è una disciplina medica oncologica che utilizza i “raggi X” per il trattamento locale e/o regionale dei tumori. Questa disciplina si basa sulla competenza dei nostri Medici Veterinari, e su un tipo di apparecchiatura molto specifica: un acceleratore lineare (Linac).
Durante la radioterapia, l’acceleratore lineare uccide le cellule cancerose del corpo esponendole a radiazioni ionizzanti.
Questo strumento utilizza onde elettromagnetiche ad alta frequenza (circa 3000 MHz) per accelerare gli elettroni a energie molto elevate (dell’ordine di 25 MeV) attraverso un tubo lineare. Il fascio di elettroni risultante può essere utilizzato, dopo essere passato attraverso diffusori di piombo, per trattare lesioni superficiali, oppure colpire un bersaglio (tungsteno) per produrre raggi X che possono essere utilizzati per trattare tumori più profondi.
Gli elettroni vengono emessi riscaldando un filamento in un cannone elettronico. Gli elettroni vengono estratti dal filamento e quindi iniettati in una serie di cavità in cui vengono creati campi magnetici molto elevati da un’onda ad alta frequenza (3000 MHz) (prodotta da un cosiddetto Magnetron o Klystron). Le tensioni necessarie per il funzionamento di queste unità sono così elevate che non è possibile produrle in modo permanente. Vengono prodotti in forma pulsata da un cosiddetto modulatore. Una volta accelerati, gli elettroni vengono guidati da un intenso campo magnetico verso il bersaglio. Questo bersaglio di tungsteno viene interposto nel fascio di elettroni per creare fotoni (raggi X).
Utilizzando radiazioni ionizzanti finemente collimate, l’acceleratore lineare è in grado di agire sui tessuti determinandone la regressione. Il paziente non è in nessun modo radioattivo e può svolgere una normale vita quotidiana.
Grazie ai software di programmazione volumetrica del trattamento e al collimatore micro-multilamellare, la metodica raggiunge un grado di precisione tale da poter fornire in determinate circostanze gli stessi esiti di una ablazione chirurgica (radioterapia stereotassica).
Dotazione tecnologiche
Il reparto RADIOTERAPIA della Cittadina dispone di un acceleratore lineare capace di erogare fotoni ed elettroni di ultima generazione prodotto da ELEKTA, modello Synergia S, 6 MV, dotato di un collimatore micro-multi-lamellare con le seguenti opzioni tecnologiche:
- Definizione dei volumi da irradiare mediante fusione delle immagini RM 1.5T e TC 64 strati
- Simulazione virtuale prima del trattamento
- Acceleratore lineare con collimatore micro multi lamellare, on board CT
- Trattamento conformazionale 3D, IMRT, arcoterapia VMAT
- Radiochirurgia e radioterapia stereotassica frazionata cerebrale e corporea
- Radioterapia impostata sulle immagini IGRT
- Radioterapia 4D con controllo del respiro
- Verifica costante del trattamento tramite portale di controllo con cone-beam CT incorporata
- Sistema di registrazione e verifica dei dati digitalizzati in-vivo
- Controllo di qualità mediante dosimetria in-vivo: sistema EPID In vivo Transit Dose Dosimetry Check System
L’obiettivo dell’irradiazione è distruggere le cellule tumorali preservando il più possibile i tessuti sani e gli organi vicini. Gli obiettivi del trattamento possono quindi essere definitivi (“intento curativo”) o più palliativi, a seconda del caso e dei protocolli adottati:
- Radioterapia radicale (curativa primaria) in alternativa alla chirurgia (conservazione d’organo, inoperabilità)
- Radioterapia adiuvante pre-operatoria a scopo citoriduttivo (raggiungimento dell’operabilità)
- Radioterapia adiuvante intraoperatoria
- Radioterapia adiuvante post-operatoria (migliorare il controllo loco-regionale)
- Radioterapia palliativa (per ridurre una sintomatologia dolorosa, emorragica, dispnoica, neurologica).
A scopo di esemplificare solo alcune tra le patologie oncologiche trattabili mediante radioterapia, sia curativa primaria che adiuvante, si possono citare alcune indicazioni oncologiche:
- Neoplasie cutanee (mastocitoma, carcinoma squamocellulare cutaneo)
- Sarcomi dei tessuti molli (fibrosarcoma, emangiopericitoma, lipoma infiltrante, liposarcoma)
- Neoplasie del cavo orale (ameloblastoma ex-epulide acantomatosa, carcinoma, sarcoma, melanoma)
- Neoplasie nasali (carcinoma, sarcoma, linfoma) e auricolari
- Neoplasie salivari e tiroidee
- Neoplasie toraciche (timoma, neoplasie primitive e secondarie polmonari)
- Neoplasie addomino-pelviche (neoplasie surrenaliche in stadio avanzato, tumori del trigono vescicale, metastasi linfonodali, sarcomi retroperitoneali e pelvici)
- Neoplasie perianali
- Tumori scheletrici
- Tumori del sistema nervoso (meningioma, glioma, tumori delle guaine nervose periferiche) e ipofisari (macroadenoma).
Infine, la radioterapia presenta interessanti indicazioni extra-oncologiche. Tra queste, si possono menzionare:
- terapia antalgica in corso di artropatia dolorosa severa
- prevenzione della fibrosi post-chirurgica in seguito a chirurgia spinale
- trattamento delle artropatie anchilosanti.
Seguire attentamente le istruzioni di preparazione fornite al momento della prenotazione dell’appuntamento e/o per posta.
- Digiuno prima dell’esame: Salvo casi particolari, l’animale resterà a digiuno da 8 ore di cibo e 4 ore di acqua. Deve comunque prendere i suoi trattamenti. Il Medico Veterinario fornirà istruzioni specifiche a seconda del caso.
- Documenti: Quando venite alla clinica, ricordatevi di portare con voi i documenti / ID / prescrizione del vostro animale.
Gli effetti collaterali si dividono in due categorie: effetti acuti e complicazioni tardive.
– Gli effetti acuti riguardano principalmente la pelle e le mucose e compaiono al termine della terapia e possono progredire per 2-3 settimane dopo la terapia. Questi effetti sono normali in caso di trattamento intensivo e più rari in caso di trattamento a basso dosaggio. Vengono trattati con una terapia sintomatica (antinfiammatori, antidolorifici, antibiotici e pomate curative). La guarigione completa è quasi sempre raggiunta. Solitamente gli effetti collaterali di insorgenza acuta sono di breve durata e non perdurano per oltre 2 – 3 settimane dal termine della radioterapia. Al termine della terapia radiante vengono programmati esami di controllo per valutare la risposta terapeutica.
– Le complicazioni tardive che interessano altri tessuti (derma, tessuto nervoso, ossa, muscoli, cristallino, retina, ecc.) sono irreversibili e possono manifestarsi solo dopo diversi anni. Il rischio di questo tipo di effetti collaterali è basso negli animali domestici, la cui sopravvivenza naturale, anche in caso di guarigione, è spesso troppo breve.
RADIOTERAPIA CONVENZIONALE
La radioterapia convenzionale comprende varie tecniche di irradiazione più o meno complesse e utilizza un frazionamento di trattamento cosiddetto “standard”, il cui scopo è coprire sia la lesione bersaglio che i margini microscopici vicini. Questi trattamenti sono generalmente eseguiti in 4-20 sedute, a seconda dell’obiettivo del trattamento.
- Terapia con elettroni
L’elettron-terapia utilizza un tipo di radiazione (elettroni) la cui energia si deposita sulla superficie, senza irradiazione in profondità. Questo tipo di trattamento è indicato per i tumori superficiali (cutanei o sottocutanei), in particolare se ci sono organi a rischio sotto il bersaglio da trattare (ad esempio, il torace o la parete addominale). In quest’ultimo caso, non solo si ottiene una dose ottimale in superficie, ma si evita anche in modo ottimale il tessuto sano in profondità.
- Trattamento IMRT (radioterapia a modulazione di intensità) o VMAT (radioterapia a modulazione volumetrica)
Quando è necessaria una maggiore precisione, in particolare per ottimizzare la dose al bersaglio e/o evitare gli organi a rischio, sono indicate le tecniche di trattamento con modulazione della dose (IMRT o VMAT). Queste tecniche ad alta conformazione/alta precisione richiedono controlli di qualità più severi per garantire una perfetta erogazione del trattamento. In alcuni casi, la maggiore precisione consente di ridurre il numero di sedute senza compromettere la qualità della terapia (ipofrazionamento).
Tumori nasali o mascellari
Tumori cervicali
Tumori cerebrali, ipofisari o spinali
Tumori intratoracici (timoma, tumori della base del cuore, ecc.)
Tumori intra-addominali (tumori del surrene, della vescica, dell’uretra o della prostata, del sacco anale, ecc.)
RADIOTERAPIA STEREOTASSICA
La radioterapia stereotassica è una nuova tecnica con conformazione ad alto gradiente di dose permettendo di ridurre i protocolli a sole 1-5 sedute consecutive. Questo approccio è solitamente definitivo e utilizza dosi di radiazioni “ablative”. A queste dosi, solo la lesione bersaglio è esposta e il tessuto sano al di là di 1-3 mm dalla lesione può essere risparmiato, senza rischio di significative complicazioni locali. Questa tecnica richiede una pianificazione molto complessa e rigorose procedure di controllo della qualità per garantire la massima sicurezza a questi pazienti.
Tumori nasali
Tumori cerebrali, ipofisari o spinali
Tumori ossei
Altre indicazioni in corso di validazione
SPECIFICITÀ della presa in carico alla Fondazione:
Nella maggiore parte dei casi trattati alla Fondazione, viene utilizzata la metodica VMAT in modalità stereotassica. Questa nuova tecnica consente una conformazione della dose molto elevata, riducendo a sole 3-10 sedute consecutive l’intero trattamento (nella maggiore parte 5-6 sedute). Questo approccio può essere sia definitivo che palliativo. Solo la lesione bersaglio è esposta e il tessuto sano al di là di 1-3 mm può essere risparmiato. Questa tecnica richiede una pianificazione molto complessa e rigorose procedure di controllo della qualità per garantire la massima sicurezza a questi pazienti.
– Tumori nasali
– Tumori cerebrali, ipofisari o spinali
– Tumori ossei
– Tumori surrenali
– Tumori cardio-toracici
– Tumori urinari.
Presso la clinica, il bunker è collegato alla sezione chirurgica. In tal modo possono essere condotte sedute di radioterapia intra-operatoria. Tale modalità di trattamento prevede l’erogazione selettiva in singola frazione di elettroni ad alta energia direttamente nel letto operatorio, evitando in molti casi la necessità o limitando il trattamento frazionato post-chirurgico (es. sarcomi dei tessuti molli, tumori pelvici-perineali, tumori della bocca e del naso). La radioterapia post-operatoria (adiuvante) prevede l’erogazione in dosi frazionate del trattamento una volta che la ferita chirurgica è guarita (15 – 20 giorni dopo l’intervento) allo scopo di sterilizzare il campo da eventuali residui microscopici neoplastici (es. exeresi con margini non indenni o neoplasie di alto grado). Ovviamente, vengono ricevuti e trattati pazienti operati sia presso il centro che presso strutture veterinarie esterne referenti.
I piani di trattamento possono prevedere più sedute (radioterapia frazionata nell’arco di 2 – 4 settimane). La precisione nel trattamento permette risultati talora superiori rispetto alla radioterapia tradizionale, che si traducono in più elevato tasso di guarigione, minori complicanze, maggior tempo libero da malattia e più lunga sopravvivenza mediana.